I dischi in vinile, cercati a volte per anni, sognati, catalogati, coccolati, puliti, ascoltati senza tregua. Li facciamo girare sul piatto ed ecco che la nostra dipendenza da serotonina viene saziata per lo spazio di una facciata…
Li perdemmo di vista quando arrivarono i CD. La musica digitale ci ubriacò con la sua perfezione, la dinamica eccezionale, l’assenza di distorsione armonica, la duplicazione infinita e la compressione che consentiva di viaggiare con intere discografie nel palmo della mano. Però mancava qualcosa… Troppo piccoli, le copertine meno affascinanti e meno particolareggiate, i testi interni lillipuziani, la plastica delle custodie si deteriorava molto facilmente e le rotture erano all’ordine del giorno. Da una parte avevamo guadagnato e da un’altra avevamo perso. Continua a leggere Come nasce un vinile